è il primo film documentario sulla vita e l'opera di Fortunato Depero. Un artista davvero sorprendente che si è spinto ben oltre i circuiti codificati dell’arte, attraversando l’avanguardia e costruendo una forma di arte totale che spazia dalla pittura al teatro, dall’architettura alla fotografia, dalle arti applicate alla grafica pubblicitaria, dall’ “onomalingua” all'editoria.
Nel film documentario, girato tra Rovereto, Milano, Trento e New York (dove ancora oggi sono presenti i segni della sua arte, riconosciuti ed apprezzati da musei come il Guggenheim), le testimonianze - tra gli altri - di Alessandro Mendini, Maurizio Nichetti, Mario Botta, Nicoletta Boschiero, Maurizio Scudiero, Viviane Green e Daniel Hurlin, propongono la visione del “futuro” di Depero come opera del presente coniugando il destino locale dell'artista con le sue tempestive e decisive aperture a livello nazionale e internazionale.